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Italiano con le tradizioni: il calcio storico fiorentino

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Una delle tradizioni più famose di Firenze è il calcio storico. Se volete saperne di più e allo stesso tempo volete migliorare la vostra conoscenza dell’italiano, provate a svolgere le seguenti attività.

Attività 1. Rimettete in ordine le frasi e otterrete le prime informazioni su questo sport.

a. è una disciplina sportiva che affonda le sue origini in tempi molto antichi:
b. infatti in latino era chiamato florentinum harpastum.
c. Il calcio storico fiorentino,
d. conosciuto anche col nome di calcio in livrea o calcio in costume,
e. e da molti è considerato come il padre del gioco del calcio,
f. anche se almeno nei fondamentali ricorda molto più il rugby.
g. Consiste in un gioco a squadre che si effettua con un pallone,

1. _c_ 2. ___ 3. ___ 4. ___ 5. ___ 6. ___ 7. ___

Attività 2. Un po’ di storia. Svolgete le attività proposte per ogni paragrafo.

Inserite nel paragrafo le seguenti frasi: 1. praticavano un gioco chiamato; 2. da due squadre di ugual numero; 3. ebbe grande successo soprattutto; 4. sia un continuatore diretto.

Gli antichi Greci __________ Sferomachia che venne adottato dai Romani e prese il nome di Harpastum (strappare a forza). L’Harpastum veniva giocato con un pallone ripieno di stracci o di pelle su terreni sabbiosi __________ di giocatori che dovevano attenersi a dei regolamenti molto precisi. Visto il carattere virile della competizione, fatta di lotte serrate e di continui corpo a corpo per il possesso della palla, l’Harpastum __________ tra i legionari che contribuirono così alla sua diffusione nelle varie zone dell’Impero romano. La tradizione vuole che il calcio fiorentino __________ di questo gioco romano.

Inserite nel testo le seguenti parole: maggiore, perlopiù, però, questo, soprattutto, talmente.

Nella seconda metà del Quattrocento il calcio si era __________ diffuso tra i giovani fiorentini, che questi lo praticavano frequentemente in ogni strada o piazza della città. Con il passare del tempo __________ , soprattutto per problemi di ordine pubblico, si andò verso una __________ organizzazione e il calcio cominciò ad essere praticato __________ nelle piazze più importanti della città. I giocatori (calcianti) che scendevano in campo erano __________ nobili (anche futuri papi) dai 18 a i 45 anni e vestivano le sfarzose livree dell’epoca, che diedero poi il nome a __________ sport.

Coniugate i verbi al passato remoto.

La popolarità di questo gioco (durare) __________ per tutto il Seicento, ma nel secolo successivo (cominciare) __________ un lento declino che lo (portare) __________ di lì a poco alla scomparsa, almeno come evento organizzato. I fiorentini (disputare) __________ l’ultima partita ufficiale di cui si ha notizia nel gennaio del 1739 nella piazza di Santa Croce, alla presenza di Maria Teresa, futura imperatrice d’Austria. Se si escludono due partite rievocative giocate nel 1898 e nel 1902, (passare) __________ quasi due secoli prima che la città di Firenze potesse veder risorgere il suo antico gioco.

Scegliete la preposizione corretta tra le tre proposte.

La partita che diede il via a/alla/della rinascita del gioco nel XX secolo si giocò nel maggio del 1930 quando, per la ricorrenza del quattrocentenario dall’Assedio di Firenze, di/con/su iniziativa del gerarca fascista Alessandro Pavolini, venne organizzato il primo torneo per/sui/tra i quartieri della città; da allora il Calcio fiorentino è andato riaffermandosi fino a divenire per/tra/con gli anni la manifestazione rievocativa più importante di Firenze. Dal 1930, salvo che per il periodo bellico, si svolsero puntualmente tra i/sulle/fra le secolari mura cittadine le sfide fra i calcianti dei quattro Quartieri storici di Firenze: i “Bianchi” di Santo Spirito, gli “Azzurri” di Santa Croce, i “Rossi” di Santa Maria Novella e i “Verdi” di San Giovanni. Attualmente le tre partite (due eliminatorie e la finale) si svolgono nel/al/del mese di giugno in occasione degli annuali festeggiamenti del santo patrono in piazza Santa Croce.

Attività 3. Il regolamento. Il regolamento del Calcio fiorentino ha subìto notevoli mutamenti nei secoli; ai giorni nostri però si gioca con delle regole ben precise che si rifanno a quelle del XVI secolo. Leggete il testo e rispondete alle domande.

Al giorno d’oggi il gioco cerca di ricalcare, almeno nelle grandi linee, quello che si desume dalle regole del Bardi e da altri testi scritti quando il gioco era praticato regolarmente. Le partite hanno una durata di cinquanta minuti e si disputano su di un campo rettangolare ricoperto di sabbia; una linea bianca divide il campo in due quadrati identici e sui due lati del fondo viene montata una rete. Su questo terreno si affrontano due squadre composte da ventisette calcianti per parte.

I ventisette calcianti si dividono nei seguenti ruoli: quattro Datori Indietro (portieri), tre Datori Innanzi (terzini), cinque Sconciatori (mediani), quindici Innanzi o Corridori (attaccanti). Al centro della rete di fondo viene montata la tenda del Capitano e dell’Alfiere che hanno il compito di intervenire nelle risse per pacificare gli animi dei propri calcianti. L’incontro viene diretto dal Giudice Arbitro, coadiuvato da sei Segnalinee e dal Giudice Commissario che risiede però fuori campo. Al di sopra di tutti c’è Il Maestro di Campo che sorveglia lo svolgersi regolare della partita e interviene per ristabilire l’ordine e mantenere la disciplina in caso di zuffe sul terreno di gioco.

La partita ha inizio con il lancio del pallone da parte del Pallaio sulla linea centrale e la seguente “sparata” delle colubrine (piccoli cannoni) che salutano l’apertura delle ostilità. Da questo momento in poi i calcianti delle due squadre cercheranno (con qualunque mezzo) di portare il pallone fino al fondo del campo avversario e depositarlo nella rete segnando così la “caccia” (goal). È importante tirare con molta precisione poiché qualora la palla finisse, in seguito ad un tiro sbagliato o ad una deviazione dei difensori, al di sopra della rete, verrebbe assegnata la segnatura di mezza caccia in favore dell’avversario. Ad ogni segnatura di caccia le squadre si devono cambiare di campo. La vincitrice sarà la squadra che al termine dei 50 minuti di gioco avrà segnato il maggior numero di cacce. Particolare interessante è anche il premio; oltre al palio infatti il Maestro di Campo consegnerà una vitella di razza Chianina alla squadra vincitrice del torneo.

1. Il campo di gioco è quadrato. Vero/Falso
2. In campo si trovano 54 giocatori. Vero/Falso
3. Come nel calcio, c’è un solo portiere. Vero/Falso
4. Gli arbitri sono 9. Vero/Falso
5. Il gioco inizia con un lancio di palla e un colpo di cannone. Vero/Falso
6. Scopo del gioco è fare goal nella rete avversaria. Vero/Falso
7. Se il tiro in rete è sbagliato si rischia di perdere mezzo punto. Vero/Falso
8. Il premio per la squadra vincitrice è una coppa. Vero/Falso

I testi sono tratti e adattati da Wikipedia.

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2 comments to Italiano con le tradizioni: il calcio storico fiorentino

  • Consuelo

    Anche se è un gioco che emula la storia ed è diventato molto popolare per la sua originalità, sia nello sviluppo del gioco che nel premio che ottiene la squadra vincente; per me è troppo violento. Anche se attira molti turisti e molti fiorentini sono fieri di questo tipo di manifestazioni, forse si potrebbe trovare un altro modo per ricrearla senza ricorrere alla violenza.

  • Giuseppe

    Un gioco emozionante anche se un po’ duro. In uno stesso gioco ho visto sport come calcio, boxe, kickboxing, muay thai, corse di velocità e, soprattutto, rugby. È invidiabile l’eccellente forma fisica che devono avere i suoi partecipanti.

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