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Philippe è fuggito ancora! L’evasione raccontata con Giacomo Casanova, una canzone e le preposizioni

collageCi risiamo si avvicina il Natale, a scuola si prepara l’albero e Philippe, che dell’allestimento rappresenta l’elemento più importante, decide di fuggire! L’ispirazione a ritentare l’avventura, gliel’ha data l’ascolto della canzone Via di qua, interpretata da Mina e da Fausto Leali. Questa volta è andato verso nord (vi ricordate che l’anno scorso è stato a Roma?) per visitare una bellissima città del Veneto: Padova. Pur non essendo una città di grandi dimensioni, Padova è famosa in tutto il mondo per la grande Basilica dedicata a Sant’Antonio, una delle più importanti figure della devozione religiosa, m non solo: qui potete ammirare in tutta la sua elegante ampiezza, la seconda piazza più grande d’Europa, il Prato della Valle. A sera, Philippe è tornato: in fondo, quale posto è migliore della propria casa (o del proprio albero)? Tutto bene, ma…  l’anno prossimo?

Adesso, prima di ascoltare qui la canzone, provate ad inserire negli spazi mancanti del testo le parole che trovate qui elencate, seguendo la logica del discorso:
collage2spazzatura – messaggio – me ne vado – camminare – tribù – semaforo – svendita – si dirada

I discorsi del vento,
le colline, la serenità,
il __________ più lento
della piccola comunità
dove sanno tutti
tutto quello che si fa.
Strade che ti stringono addosso,
condannato alla velocità,
ogni __________ rosso
è un insulto alla mia libertà.
Quante volte ho detto
“_________ via di qua!”
E via di qua dove il tempo si riposa
e via di qua dove l’ombra  __________,
e via di qua dove un passo è già una casa,
però dico che me ne andrò
ma quando non so.
Da un anonimato selvaggio
difendiamo un po’ di intimità,
prego lasciare __________
qualcheduno vi richiamerà.
__________ totale per cessata attività.
Anche un camion di __________
col lampeggiatore giallo e blu
è un rumore che rassicura
dentro il buio che respiri tu,
gente del mio spazio,
gente della mia _________.
E via di qua dove il tempo si riposa,
e via di qua dove l’ombra si dirada,
e via di qua dove non esiste offesa,
però dico che me ne andrò ma quando non so.
E via di qua dove il tempo si riposa,
e via di qua dove l’ombra si dirada,
e via di qua dove un passo è già una casa,
però dico che me ne andrò
ma quando non so
ma quando non so
ma quando non so

Esercizio 2. Uno dei più famosi fuggitivi che appartenga alla nostra Storia è sicuramente Giacomo Casanova, conosciuto forse ai più per l’ arte delle seduzione che praticava con tanta maestria: egli si rese protagonista nel 1756 di una rocambolesca evasione dal famigerato carcere dei Piombi di Venezia, ove era stato imprigionato poco più di un anno prima con le accuse di libertinaggio, blasfemia e circonvenzione di alcuni nobili. Il Casanova raccontò le circostanze della sua fuga, da quello che era considerato a quei tempi alla stregua di un carcere di massima sicurezza come i nostri, in un libro che intitolò Storia della mia fuga dai Piombi di Venezia, da cui è stato tratto il brano che segue nel quale dovete inserire le preposizioni semplici o articolate che la logica richiede.

“Oltre i Piombi e i Quattro gl’Inquisitori avevano _____ loro disposizione diciannove orribili prigioni _____ sotterranei dello stesso palazzo, e lì erano rinserrati coloro che avessero commessi tali delitti _____ meritare la pena _____ morte. Già, tutti i giudici di questo mondo hanno sempre creduto che il risparmiare la vita _____ chi sarebbe meritevole _____  pena capitale sia una grazia, anche se _____ morte vien sostituito il carcere più orrendo e spaventoso. Quelle prigioni sotterranee son delle vere tombe, ma vengono chiamate Pozzi _____ una buona ragione: sono difatti inondate _____ acqua del mare. Penetra l’acqua per la loro stessa inferriata, larga appena un piede quadrato, e da cui ricevono un po’ _____ luce; e sale anche a due piedi di altezza, così che lo sciagurato prigioniero se ne deve rimanere sempre appollaiato su di uno scannetto, se non vuole continuamente trovarsi ____ un bagno _____ acqua salata. Su due di quelli scannetti è steso il pagliericcio e son collocate, ogni mattina, la brocca dell’acqua, la scodella _____ minestra e la porzione _____ biscotto che il disgraziato deve mangiar subito che glielo portano, perché dei sorci di chiavica, più grandi di quello che io ho veduto presso alla trave, s’affretterebbero _____ strapparglielo _____ mano. Queste orrende prigioni sono, per lo più, destinate a’ condannati a vita. Quantunque il nutrimento sia tale _____ far ritenere impossibile che un uomo possa là dentro vivere oltre i cinque o i sei mesi, pure molti di quei disgraziati arrivarono a marcirvi fino _____ vecchiaia. Mi era stato assicurato che _____ que’ giorni v’era morto un vecchio ottantenne, rinchiuso laggiù _____ quarant’anni! Chissà!… “…

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Per assistenza contattate gli insegnanti dell’Accademia del Giglio, lingua italiana, arte e cultura a Firenze: adg.assistance@gmail.com.

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