Iscriviti alla newsletter


logo adgblog

Archivi

Gennaio 2021
L M M G V S D
 123
45678910
11121314151617
18192021222324
25262728293031

Italiano con la letteratura: Il corvo di Mìzzaro di Luigi Pirandello – seconda parte

Il corvo di Mìzzaro, Pirandello

Eccoci alla seconda parte della nostra novella, per scoprire insieme come va a finire lo scontro tra Cichè e il corvo (la prima parte è qui). Come immaginate che si concluda la storia? Chi vi sta più simpatico, Cichè, il corvo o l’asino? Passiamo, però, ai vostri compiti.

Terzo esercizio. Leggete la continuazione della storia e coniugate i verbi ai modi e ai tempi richiesti dalla logica della narrazione. Fate attenzione all’eventuale presenza di gerundio e participio passato assoluto. Se non vi ricordate bene l’uso di questi modi impliciti, potete dare dare un’occhiata a questo post.

Passò così la giornata. Cichè, esasperato, (sfogarsi) ________con l’asino, (rimettergli) _________ la bardella, da cui pendevano, come un festello di nuovo genere, le quattro fave. E, strada facendo, morsi da arrabbiato a quel pane, che (essere) __________  per tutto il giorno il suo supplizio. A ogni boccone, una mala parola all’indirizzo del corvo: – boja, ladro, traditore – perché non (lasciarsi) ________ prendere da lui.
Ma il giorno dopo,(venirgli) ________ bene.
Preparata l’insidia delle fave, con la stessa cura, s’era messo da poco al lavoro, allorché (intendere) ________ uno scampanellìo scomposto lì presso e un gracchiar disperato, tra un furioso sbattito d’ali. Accorse. Il corvo (essere) _______ lì, (tenere) ________ per lo spago che gli usciva dal becco e lo strozzava.
– Ah, ci sei caduto? – gli gridò, (afferrarlo) ________ per le alacce. – Buona, la fava? Ora a me, brutta bestiaccia! Sentirai .
Tagliò lo spago; e, tanto per cominciare, assestò al corvo due pugni in testa.
– Questo per la paura, e questo per i digiuni!
L’asino che se (starsene) ________ poco discosto a strappar le stoppie dalla costa, (sentire) ________ gracchiare il corvo, aveva preso intanto la fuga, spaventato. Cichè (arrestarlo) _________ con la voce poi da lontano gli mostrò la bestiaccia nera:
– Eccolo qua, Ciccio! Lo abbiamo! Lo abbiamo!
Lo legò per i piedi; lo appese all’albero e tornò al lavoro. (Zappare) ________, si mise a pensare alla rivincita che (dovere) ________ prendersi. Gli (spuntargli) _________ le ali, perché non (potere) _________ più volare; poi (darlo) _________ in mano ai figliuoli e agli altri ragazzi del vicinato, perché (farne) _________ scempio. E tra sé (ridere) _________.
(Venire) ________ la sera, aggiustò la bardella sul dorso dell’asino, (togliere) ________ il corvo e (appenderlo) _________ per i piedi al posolino della groppiera; cavalcò, e via. La campanella, (legare) ________ al collo del corvo, si mise allora a tintinnire. L’asino drizzò le orecchie e s’impuntò.
– Arrì! – gli gridò Cichè, (dare) _________ uno strattone alla cavezza.
E l’asino riprese ad andare, non ben persuaso però di quel suono insolito che (accompagnare) __________ il suo lento zoccolare sulla polvere dello stradone.
Cichè, (andare) __________, pensava che da quel giorno per le campagne nessuno più (udire) ________ scampanellare in cielo il corvo di Mìzzaro. Lo aveva lì, e non dava più segno di vita, ora, la mala bestia.
– Che fai? – gli domandò, (voltarsi) __________ e (dargli) _________ in testa con la cavezza. – Ti sei addormentato?
Il corvo, alla botta:
– Cràh!
Di botto, a quella vociaccia inaspettata, l’asino si fermò, il collo ritto, le orecchie tese. Cichè scoppiò in una risata.
– Arrì, Ciccio! Che ti spaventi?
E picchiò con la corda l’asino sulle orecchie. Poco dopo, di nuovo, ripeté al corvo la domanda:
– Ti sei addormentato?
E un’altra botta, più forte. Più forte, allora, il corvo:
– Cràh!
Ma questa volta, l’asino spiccò un salto da montone e prese la fuga. Invano Cichè, con tutta la forza delle braccia e delle gambe, cercò di trattenerlo. Il corvo, sbattuto in quella corsa furiosa, si diede a gracchiare per disperato; ma più (gracchiare) _________ e più (correre) _________ l’asino spaventato.
– Cràh! Cràh! Cràh!
Cichè urlava a sua volta, tirava, tirava la cavezza; ma ormai le due bestie (parere) _________ impazzite dal terrore che si incutevano a vicenda, l’una berciando e l’altra fuggendo. Sonò per un tratto nella notte la furia di quella corsa disperata; poi (intendersi) _________ un gran tonfo, e più nulla.
Il giorno dopo, Cichè fu trovato in fondo a un burrone, sfracellato, sotto l’asino anch’esso sfracellato: un carnajo che (fumare) ________ sotto il sole tra un nugolo di mosche.
Il corvo di Mìzzaro, nero nell’azzurro della bella mattinata, sonava di nuovo pei cieli la sua campanella, libero e beato.

Quarto esercizio. Le parole qui di seguito in ordine alfabetico hanno un loro sinonimo nel brano che avete appena letto: individuatelo (attenzione: i verbi proposti sono all’infinito).

bloccarsi; cattiva; gridare; lontano; rivalsa; rumore; sciame; spiaccicare; strangolare; strazio; terrorizzato; tormento

Foto di Free-Photos da Pixabay

Articoli correlati

Pirandello e Manzoni semplificati e facilitati di Sestante edizioni
Esercizi sui modi indefiniti
Grammatica e Santi: i modi impliciti con la vita di San Benedetto da Norcia
Italiano con la poesia: un po’ di lessico con “Le fatiche del vento” di Luigi Pirandello

Adgblog è il blog ufficiale dell’Accademia del Giglio, scuola di lingua, arte e cultura a Firenze.

Sostieni adgblog su Buy Me A Coffee!

buy me a coffee
Clicca sull’immagine

Social

Seguiteci anche su FacebookTwitterLinkedInPinterestFoursquare, Spotify, Anobii, TikTok e Instagram.

Scrivi un commento