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Italiano con la letteratura e il lessico: Vasco Pratolini e la tradizione dei brigidini

I brigidini

Originali di Lamporecchio, i brigidini sono biscotti semplici, croccanti e sottili come un’ostia, dal tipico colore giallino e dal leggero sapore di anice. Da noi, in Toscana, fanno parte di una tradizione antica e si comprano, durante le fiere cittadine o paesane, presso le bancarelle dei dolciumi, magari insieme a qualche “duro” (bastoncino di zucchero) di menta o a qualche croccante. Normalmente, i brigidini vengono preparati in grande quantità davanti ai vostri occhi, con una macchina automatica che pressa e cuoce l’impasto e che sostituisce le piastre di metallo e il fuoco del camino con cui si facevano un tempo. Sono così buoni e così “familiari” per noi che si meriterebbero pagine e pagine di letteratura, ma così non sembra essere. Per fortuna, rimedia alla mancanza Vasco Pratolini, che, nel suo Cronache di poveri amanti, dedica un breve brano a queste delizie. Eccovelo qui: leggetelo, fate gli esercizi e se vi capita di trovare una bancarella con i brigidini, non perdeteveli!

Le Fiere di Quaresima sono anch’esse una costumanza paesana ed universale, alla quale i fiorentini hanno recato il crisma delle loro bizzarrie. Dalla prima domenica di Quaresima, fino a quella delle Palme, ogni Quartiere, a turno, ha la sua fiera brulicante di pagliacci che si esibiscono nel mezzo delle piazze, di chiromanti che predicono la sorte assise in baldacchino, di lanciatori di coltello e mangiatori di fuoco, di illusionisti e lettori del pensiero. Non un Luna-Park, ma una Fiera. Dove tuttavia non si trattano vacche né pannine, ma si mangiano dolci e ci si diverte. Recandovici, vedrete banchi e banchi, uno accanto all’altro, in due file dirimpettaie che si estendono nella lunghezza del quartiere e che straripano di frittelle, di torrone, di «schiacciata» indigena, di zucchero filato, tutto ciò che vi potete immaginare di dolce e di semplicemente confezionato, adatto al gusto e alla borsa di un pubblico popolare. Noccioline americane, mandorlati, zibibbo, pan di ramerino a ceste, a carrettate intere, com’è naturale. E i brigidini!
Il brigidino è il deus ex machina della Fiera. Lo si impasta e cuoce sotto i vostri occhi. Lo si mangia tiepido e croccante. È in virtù del suo richiamo che la gente affolla la fiera . Il brigidino è una cosa di nulla, appena un’ostia di più grandi dimensioni, pure ha una consistenza, una fragranza, un sapore che si scioglie in bocca. I carretti ne sono pieni, dapprima, ma via via che l’ora monta e la folla cresce, si formano le code in attesa davanti ai banchi del fornelletto sul treppiede, ove l’esperto brigidinaio rigira le sue «schiaccie». I venditori sono tutti vestiti di bianco, con in testa copricapi da cuochi di grande albergo. Magnificano la merce a squarciagola, persuaso ognuno di essere stato eletto da Santa Brigida in persona a custode del segreto per la confezione del biscotto di cui la Santa fu l’inventore.

Esercizio 1. Qual è il significato delle parole in neretto del testo? Individuatelo tra le seguenti:

andandoci; a pieni polmoni; approvazione; arachidi; consuetudine; grazie al; maghe; mano a mano che il tempo passa; pezze di lana; pullulante; seduto; stranezze; traboccano; una di fronte all’altra; uva passa

Esercizio 2. Inserite opportunamente nelle frasi seguenti le parole o espressioni in neretto del testo :

1. Potreste passare dal fornaio a comprarmi un chilo di pane? __________, vi dispiacerebbe fermarvi anche dall’ortolano per due cespi di lattuga?
2. Già da come si veste, si capisce che la lista delle sue _________ è infinita!
3. È _________ che non si mangi carne, soprattutto il Venerdì Santo.
4. Eccole là, ________ sui loro troni, le due principesse più belle.
5. Le mie ________ di pianerottolo sono le vicine di casa migliori che potessi desiderare.
6. Smettila di gridare _________: mi stanno scoppiando i timpani!
7. _________, i venditori del mercato cominciano a ritirare la merce esposta sulle bancarelle e si preparano a chiudere.
8. Il panino dolce più buono? Quello tradizionale dei forni di Firenze: il pan di ramerino. Non ha i canditi, ma tanto dolcissimo ________.
9. Ottenuta infine la convalida da parte dell’autorità competente, l’iniziativa ha ricevuto il ________ dell’ufficialità.
10. Quando indosso i jeans le mie cicce ________ dai pantaloni: credo proprio di dovermi mettere a dieta…
11. Alle fiere di paese è facile trovare ________ che si offrono di leggerti il futuro, ma a me non piace conoscerlo!
12. _______ della sua empatia con gli animali, veramente fuori dall’ordinario, il Dott. Pappagalli è il migliore veterinario della città. Te lo consiglio vivamente.
13. Queste ________ sono state sottoposte a un trattamento specifico volto ad uccidere le tarme.
14. Ogni volta che ad una fiera vedo un banchino di leccornie, non posso fare a meno di comprare brigidini e croccante di _________.
15. Ho acceso la luce in cantina e quello che ho visto mi ha riempito di orrore: il pavimento era ________ di scarafaggi!

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Posted by on 7 Aprile 2017.

Categories: cucina, Italiano per stranieri liv C1-C2, Letteratura, Parole, Toscana, tradizioni

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