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Filastrocche e scioglilingua

Chi non si ricorda di quando era bambino qualche filastrocca e qualche scioglilingua con cui si sfidavano familiari e amici? Ne ho ritrovate alcune, che scriverò qui di seguito, ma sarebbe divertente se voi ne aggiungeste altre, tradizionali o di vostra invenzione, nei commenti. Si potrebbe fare anche una classifica, su quelle che vi piacciono di più o sulle più difficili da recitare. Allora, comincio io andando a memoria (alcuni sono già famosissimi):

  • Un ciuco cocciuto col ciuffo sugli occhi rosicchia carciofi, spinaci e finocchi. Tirando calcioni e muovendo gli orecchi divora lenticchie coi bei fichi secchi. Per bere, aranciata, per dolce, ciambelle con la cioccolata.
  • Trentatré trentini entrarono a Trento, tutti e trentatré trotterellando.
  • Tre tigri contro tre tigri.
  • Trulla trulla trulla trulla, chi lavora si trastulla, sol s’annoia chi fa nulla. Trulla trulla trulla trulla. (questa è un ricordo di qualche libro… ma quale?)
  • Se la serva che mi serve non mi serve come serva, a che serve che io mi serva di una serva che non serve?

La più bella, però, per me è Petuzzo:

Dice la mamma a Petuzzo: – Petuzzo, va’ nell’ortuzzo a cogliere il cavoluzzo per il babbo che sta male!

– Io no, che non vado!

-Allora dirò alla mazza che ti picchi! Mazza picchia Petuzzo che non vuole andare nell’ortuzzo a cogliere il cavoluzzo per il babbo che sta male.

– Io no, che non picchio!

-Allora dirò al fuoco che ti bruci! Fuoco, brucia la mazza che non vuole picchiare Petuzzo che non vuole andare nell’ortuzzo a cogliere il cavoluzzo per il babbo che sta male.

-Io no, che non brucio!

-Allora dirò all’acqua che ti spenga! Acqua, spengi il fuoco che non vuole bruciare la mazza che non non vuole picchiare Petuzzo che non vuole andare nell’ortuzzo a cogliere il cavoluzzo per il babbo che sta male.

-Io no,che non spengo!

-Allora dirò al bove che ti beva!  Bove, bevi l’acqua che non vuole spengere il fuoco che non vuole bruciare la mazza che non non vuole picchiare Petuzzo che non vuole andare nell’ortuzzo a cogliere il cavoluzzo per il babbo che sta male.

-Io no, che non bevo!

-Allora dirò alla fune che ti leghi! Fune, lega il bove che non vuole bere l’acqua che non vuole spengere il fuoco che non vuole bruciare la mazza che non non vuole picchiare Petuzzo che non vuole andare nell’ortuzzo a cogliere il cavoluzzo per il babbo che sta male.

-Io, no che non lego!

-Allora dirò al topo che ti roda! Topo, rodi la fune che non vuole legare il bove che non vuole bere l’acqua che non vuole spengere il fuoco che non vuole bruciare la mazza che non non vuole picchiare Petuzzo che non vuole andare nell’ortuzzo a cogliere il cavoluzzo per il babbo che sta male.

-Io, no che non rodo!

-Allora dirò al gatto che ti mangi! Gatto mangia il topo che non vuole rodere la fune che non vuole legare il bove che non vuole bere l’acqua che non vuole spengere il fuoco che non vuole bruciare la mazza che non non vuole picchiare Petuzzo che non vuole andare nell’ortuzzo a cogliere il cavoluzzo per il babbo che sta male.

Dice il gatto: -Mangio, mangio!

Dice il topo: – Rodo, rodo!

Dice la fune: -Lego, lego!

Dice il bove: – bevo, bevo!

Dice l’acqua: -Spengo, spengo!

Dice il fuoco: -Brucio, brucio!

Dice la mazza: – Picchio, picchio!

Dice Petuzzo. – E vò, e vo!

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