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Firenze vista da uno studente giapponese

Vi presentiamo una lettera che un nostro studente giapponese ha finto di scrivere a un suo amico, dopo solo 40 ore di corso di livello principiante presso la nostra scuola.

Cari Leonardo,

Sono qui a Firenze per studiare l’italiano. La città è un po’ picolla. Qui non sono il metrò e la monorotaia. Ma ci sono molto tanti turisti. Davanti al Duomo è un mare degli uomini. Le strade sono generalmente molto strette, ma ci vanno delle bici, delle carrozze, delle moto, delle auto e degli autobus. Quanto grande affollamento! In questa radunata tante persone fumono sulla strada. Cio è schifo. Perché non regolamentano di fumare sulla strada pubblica cosi come in centro di Kobe? La città Firenze è il patrimonio culture mondiale.

Io abito vicino al Duomo. Di giorno tanti turisti  parlano rumoroso e i musicanti ambulante suonano qualche strumento. Di notte gli ubriachi gridano e cantano a gran voce, e le autoimmondizie corrono con rumore qua e là. Che vivace città!

A Firenze ci sono tante cose interessanti da vedere, per esempio il Duomo (Santa Maria del Fiore), il Battistero San Giovanni, il Palazzo Vecchio, la Galleria degli Uffizi, il Ponte Vecchio, la chiesa Santa Croce ecc. Ho l’impressione che sono nella epoca del Rinascimento.

Adesso sono occupato nel corso di lingua italiano. Ho molto tanti compiti. Non ho il tempo di vedere dei luoghi famosi. Dappertutto sono delle lunghe code. Dei visitatori devono attendere una ora o due ore per il biglietto. Quando non frequento le lezioni vorrei andare la mattina presto in la Galleria degli Uffizi.

Tanti cari saluti!

Yuki

6 comments to Firenze vista da uno studente giapponese

  • monica bartolini

    Complimenti allo studente!!Molto interessante come vede Firenze una persona di un´altra parte del mondo.
    Io latinoamericana, discendente d´italiani, sono rimasta affascinata di Firenze e certo non ho fatto caso alle sue particolarità negative, che sono abituali per me.Veramente interessante lo sguardo dello studente, poi facendo il paragone con il suo paese,benissimo!
    Una domanda all´insegnante :in quale momento fate la correzione degli errori? o non si fa? se
    l´obiettivo è comunicare, ci è riuscito.
    Mi intereserebbe scambiare idee, esperienze con gli insegnanti.
    Grazie, saluti.

  • infatti l’obiettivo è proprio comunicare, poi assieme allo studente l’insegnante ha corretto l’elaborato, spiegando i vari errori e facendo riflettere su di essi, proponendo anche qualche esercizio di rinforzo (ad esempio sull’uso degli aggettivi). Saluti

  • Serena

    “Davanti al Duomo è un mare degli uomini.” Bellissima questa frase…

  • Vero? lo studente si è impegnato molto e i risultati si vedono!

  • Serena

    Sì, i risultati si vedono indubbiamente, ma nel caso specifico volevo rilevare che, sebbene abbia sbagliato l’uso dell’articolo (un/degli: uno dei due deve essere cambiato), è riuscito a formulare una frase, dal mio punto di vista, veramente poetica, esprimendo con la lingua (o, per meglio dire, con la sua interlingua) una sensibilità riscontrabile più facilmente tra gli orientali che non tra gli occidentali.

  • monica bartolini

    Grazie Lorenzo per la tua risposta .
    Molto certa la tua considerazione Serena,”la sensibilità degli orientali” .
    Grazie a tutti.Un caro saluto.

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