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Il tacco: feticcio da collezione.

Tacchi - Dsquared2E’ passata da poco la sfilata di Dsquared2, in cui modelle con calze nere a rete sono scese dai loro tacchi vertiginosi per mostrare i piedi scalzi: semplice provocazione degli stilisti per sminuire il potere di uno strumento della seduzione femminile, o piuttosto un modo come un altro per attirare ancora di più l’attenzione su di esso?

Perché il tacco, oggetto di passione e predilezione di tante donne e non solo, è da sempre considerato feticcio, simbolo di femminilità, di eleganza e al contempo elemento aggressivo dell’abbigliamento femminile, o dettaglio stravagante con cui rompere in modo sfrontato l’austera serietà di un tailleur, mezzo per incedere ancheggiando sensualmente, per annunciarsi sonoramente camminando in corridoio, per affermare la propria identità sessuale.
Dalle pianelle quattrocentesche, alla provocazione della scarpa con il tacco come cappello di Elsa Schiaparelli,Scarpa Miu Miu
da Ferragamo e il suo sandalo per Judy Garland alle sperimentazioni di André Perugia, la storia del tacco è ben lontana da essere terminata: prove ne siano le sfilate di moda di questo febbraio per l’Autunno 2008 che hanno visto avvicendarsi sulle passerelle autentici virtuosismi sia di stile che di equilibrio! Versace, Stella McCartney, Prada, per non parlare poi delle soluzioni precedenti di Dior e di molti altri nomi celebri per la prossima primavera, tutte sembrano proporre un’immagine di donna nuova, fantasiosa, esilarante, ma anche terribilmente sinuosa e sensuale, sbilanciata quasi su sexy, eccessivi, esagerati tacchi che ne mettono in rilievo la femminilità e al contempo ne rivelano una natura spesso ambigua, oscillante tra il serio e il provocante, l’ingenuo e l’ammiccante, l’aggressivo e il sensuale.

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