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A lezione da Antonio da Sangallo

MontepulcianoPrima di salire a Montepulciano, venendo da Chianciano Terme e girando sulla sinistra, si arriva al Tempio di San Biagio, progettato da Antonio da Sangallo, fratello del più noto Giuliano, intorno al 1518. La chiesa, capolavoro dell’architettura del Cinquecento d’ispirazione bramantesca, segue l’architettura classica aggiungendo elementi tipici dell’epoca in cui fu costruito.
La sua storia è assai interessante: prima di questo magnifico tempio, nella stessa radura si trovava una piccola pieve, quasi completamente distrutta dall’usura del tempo: ne rimanevano solo il vecchio campanile e una delle pareti sulla quale si trovava un’immagine della Madonna con il Bambino e San Biagio. Si narra che nel 1518, esattamente il 23 aprile, due giovani donne e, poco dopo, un contadino abbiano visto la Madonna del dipinto aprire e chiudere biag1.jpgripetutamente gli occhi. Immediatamente la notizia del miracolo si sarebbe diffusa in tutto il paese e nei dintorni e in molti sarebbero accorsi per pregare di fronte all’immagine. Fu così che il nobile Pierantonio Ricci, desideroso di dare una giusta collocazione all’immagine sacra e miracolosa, decise di commissionare a Antonio da Sangallo il Vecchio il Tempio di San Biagio.
La chiesa in travertino, a croce greca e a pianta centrale, è caratterizzata da uno struttura elegante, ma solida e potente. L’esterno è caratterizzato da tre facciate perfettamente uguali e una quarta sulla quale si trova l’abside semicircolare: le architravi alla sommità delle tre facciate e le lesene, ovvero “colonne appoggiate” alle pareti, scandiscono lo spazio delle pareti in travertino e danno un ritmo lento e solenne alla costruzione. All’interno è l’arco a diventare elemento di unione e a ripetersi, con le varianti portate da elementi decorativi come i rosoni, i medaglioni all’interno delle metope o le nicchie e gli archetti cechi.
biag.jpgIn questo luogo così tranquillo, dove al prato verde si oppone il bianco abbagliante del travertino, nelle giornate primaverili di sole, gli studenti delle scuole vengono spesso a trascorrere le loro mattine piuttosto che andare a scuola. Anche chi scrive, si ricorda di una bella mattina di giugno in cui decise di “fare chiodo” come si dice da quelle parti, ossia di “non andare a scuola”. A volte, tuttavia, può essere utile anche ricevere una lezione di eleganza di architettura da un insegnante molto insolito, ma sicuramente di ottimo livello come Antonio da Sangallo il Vecchio.
Se voleste assistere anche voi a una di queste “lezioni”, potrete prendere un qualunque treno che fermi a Chiusi e da lì l’autobus per Montepulciano: da Firenze, in circa tre ore e mezzo, vi troverete di fronte al Tempio di San Biagio.

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