Sabato 14 dicembre 2013 dalle 19:00 alle 22:00, Dryphoto arte contemporanea, in via delle Segherie 33a, Prato, presenta la mostra collettiva:
Giardino d’inverno – l’economia del dono / Winter Garden – The Gift Economy.
L’economia di mercato è sempre più traballante e pone ogni giorno con urgenza la questione di ripensare ad una logica diversa da quella del profitto. La crisi è così profonda che genera al suo interno germi di forme di libertà.
Fra questi la pratica del dono, senza cadere nell’imbroglio dell’altruismo, del sacrificio di sé, può avere un aspetto rilevante. Sappiamo quale importanza l’economia del dono ha avuto in passato nelle società cosiddette primitive, ma si può e come, oggi, delineare un agire che abbraccia la logica del dono al posto di quella del profitto? (…)
E’ all’interno di queste riflessioni che abbiamo chiesto ad Andrea Abati, Chiara Bettazzi, Stella Carbone, Luca Carradori, Leone Contini, Raffaele Di Vaia, Kinkaleri, Valentina Lapolla, Marco Mancini, Franco Menicagli, Margherita Nuti, Margherita Verdi, Pantani-Surace, Virginia Zanetti di partecipare a L’economia del dono, una mostra che parla della relazione fra artista e pubblico e di qual è l’oggetto di scambio fra questi due attori. Gli artisti invitati, che porteranno ciascuno un’opera e se stessi, con la loro presenza, con il loro dono, si adoperano per costruire un percorso di senso, formando in questa occasione, in questo momento, una comunità.
La mostra è inserita all’interno di un contesto che vede nell’organizzazione della serata la partecipazione attiva del vicinato, i residenti di via delle Segherie.
The market economy is increasingly shaky, constantly raising the urgent question of rethinking based on a logic other than that of profit. The crisis is so deep that it generates the seedlings of forms of freedom from the roots.
One such form is the practice of the gift, which can play an important role if we avoid the traps of charity and self-sacrifice. We know about the importance of the gift economy in the past, in so-called primitive societies. But is it still possible, today, to develop a way of acting based on the logic of the gift, instead of that of profit?
(…)
With such reflections in mind, we have asked Andrea Abati, Chiara Bettazzi, Stella Carbone, Luca Carradori, Leone Contini, Raffaele Di Vaia, Kinkaleri, Valentina Lapolla, Marco Mancini, Franco Menicagli, Margherita Nuti, Margherita Verdi, Pantani-Surace, Virginia Zanetti to take part in The Gift Economy, an exhibition that addresses the relationship between the artist and the audience, examining the object of exchange between these two counterparts. The invited artists will each bring one work and themselves. With their gift, they will attempt to construct a path of meaning, forming a community on this occasion, in this moment.
The exhibition is inserted in a context of active participation on the part of the neighborhood – the residents of Via delle Segherie – in the organization of the evening event.
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