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Azione futurista o protesta futuribile?… Sicuramente un po’ di colore!

Graziano Cecchini negli ultimi tempi si è più volte reso protagonista delle cronache italiane grazie alle sue creative proteste. Lui è infatti l’autore della scioccante idea di colorare l’acqua della Fontana di Trevi di rosso. La definiscono arte: non sono del tutto sicura che lo sia, ma è tuttavia un modo più innocuo di manifestare le proprie idee rispetto agli svariati episodi di violenza e ai non pochi atti vandalici che pretendono di essere dimostrazioni di malcontento. Anche quelle poste in essere da Cecchini sono dimostrazioni di malcontento e di disagio, ma il pregio è che non lasciano danni permanenti. Ovviamente rimane un dubbio sulla bontà del modo di protestare del futuro: se tutti facessero come Cecchini ogni volta che si ritenessero insoddisfatti per una situazione, il risultato non sarebbe altrettanto spettacolare, ma, direi, piuttosto irritante! Tuttavia vorrei proporre le svariate immagini che si trovano sul web relative alle sue due iniziative, perché sono piuttosto divertenti da vedere.

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La prima si è tenuta con notevole scalpore anche con un certo spavento per una delle opere d’arte più famose del mondo, Fontana di Trevi, nello scorso ottobre. Cecchini, sotto gli occhi allibiti della quantità di persone che come sempre affollavano la piazza, ha versato un liquido dentro la fontana e ne ha colorato l’acqua di un rosso vivido e violento. Paura, sconcerto e stupore: il testo della rivendicazione attaccava duramente il Festival del Cinema che si teneva nella capitale in quei giorni.
Il secondo non è stato meno spettacolare del primo, si è svolto pochi giorni fa ma ha suscitato più divertimento e clamore che non spavento, visto che Cecchini aveva già dimostrato di essere inoffensivo. Stavolta 500.000 palline colorate di rosso (in ricordo dell’episodio di Fontana di Trevi), giallo, blu e verde sono scese allegramente per la gradinata più volte calcata dalle più eleganti e famose modelle del mondo, inondando la piazza sottostante di colore.
Il risultato è stato spettacolare e sicuramente molto divertente per quanti si trovavano a passare di lì, un po’ meno, forse per chi ha dovuto ripulire. Il gesto, che è valso a Cecchini una denuncia e una multa, era volto a protestare contro la vergognosa e deplorevole situazione in cui si trova attualmente Napoli.
Se alcuni esponenti della politica italiana hanno condannato il gesto senza mezzi termini, nella stampa estera si registrano toni più smorzati, in cui più che altro si dà risalto alla connotazione artistica e spettacolare.

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