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Italiano con la poesia: “Attesa” di Vincenzo Cardarelli

collagecardarelli

Provate ad arricchire il vostro vocabolario e a migliorare il vostro italiano svolgendo le attività didattiche sulla poesia Attesa di Vincenzo Cardarelli.

Attività 1. I contrari. Trovate il contrario delle parole evidenziate e otterrete la versione originale della poesia (che potete leggere nei commenti).

Oggi che t’aspettavo
non sei andata.
E la tua presenza so quel che mi dice,
la tua presenza che tumultuava,
nel pieno che hai preso,
come una stella.
Dice che non vuoi odiarmi.
Quale un invernale temporale
s’annuncia e poi s’avvicina,
così ti sei negata alla mia fame.
L’amore, sul morire,
ha di quest’improvvisi pentimenti.
Rumorosamente
ci siamo intesi.

Odio, odio, come sempre,
vorrei coprirti di fiori e d’ complimenti.

Attività 2. Rispondete vero o falso alle domande.

1. Il poeta ha aspettato la sua innamorata e lei non è venuta. Vero/Falso
2. Il poeta contempla le stelle mentre l’aspetta. Vero/Falso
3. Lei non è sicura di volerlo amare. Vero/Falso
4. Paragona la sua innamorata a un temporale estivo. Vero/Falso
5. Secondo il poeta l’amore muore subito. Vero/Falso
6. Finalmente s’incontrano e litigano. Vero/Falso
7. Alla fine si lasciano per sempre. Vero/Falso
8. Lui la ama ma vorrebbe anche dirle parole cattive. Vero/Falso

Attività 3. Rimettete in ordine la biografia di Vincenzo Cardarelli.

a. Nel 1931 escono tre volumi e nel gennaio del 1934 esce la prima edizione di sole poesie, Giorni in piena. Nel 1939 esce Il cielo sulla città presso Bompiani. Nel 1942 si dedica alla sistemazione delle Poesie, in vista di una pubblicazione presso Bompiani, che avviene nello stesso anno. Il 21 aprile riceve il Premio Poesia 1942. XX, dell’Accademia d’Italia.

b. Figlio illegittimo, ebbe un’infanzia travagliata, privata sin dall’inizio della presenza materna (Giovanna Caldarelli abbandonò la famiglia quando Vincenzo era un bambino piccolo), caratterizzata da una menomazione al braccio sinistro e dalla solitudine.

c. Vincenzo Cardarelli, il cui vero nome era Nazareno Cardarelli, nacque a Tarquinia (Viterbo) il 1 maggio 1887.

d. Nel settembre del 1915 è a Firenze dove frequenta l’ambiente vociano, legandosi in particolare ad Ardengo Soffici e a Giuseppe De Robertis. Nel 1918 prende a collaborare a Il Tempo. Nella sede del giornale romano stringe amicizia con Giovanni Papini, che lo presenta all’editore Vallecchi per il libro Viaggi nel tempo.

e. Nell’aprile dello stesso anno nasce La Ronda. Cardarelli abbandona Il Tempo per occuparsi personalmente della redazione della rivista, che incarnò il movimento letterario da essa detto rondismo. Nel 1925 inizia a collaborare al quotidiano Il Tevere, inizialmente come critico teatrale, in seguito occupandosi di letteratura. Tra settembre e dicembre pubblica sul medesimo giornale diverse prose liriche.

f. Compì studi irregolari, formandosi prevalentemente da autodidatta. All’età di diciassette anni fuggì di casa e approdò a Roma dove, per vivere, fece i più svariati mestieri, fra i quali il correttore di bozze presso il quotidiano Avanti!. Sull’Avanti!, del quale divenne redattore, ebbe inizio, nel 1909, la sua carriera giornalistica.

g. Per tutta la vita Vincenzo Cardarelli visse appartato, trascorrendo nella solitudine esistenziale quasi tutta la vita. Morì a Roma il 18 giugno 1959 nell’Ospedale Policlinico, solo e povero.

h. Nel 1928 si reca in Russia, inviato dal Il Tevere: le corrispondenze russe troveranno spazio nel quotidiano romano dal novembre sino all’aprile del 1929. Nel 1930 di ritorno dalla Russia, scrive su Il Bargello di Firenze.

1. _c_ 2. ___ 3. ___ 4. ___ 5. ___ 6. ___ 7. ___ 8. ___

La biografia è stata tratta e adattata da Wikipedia.

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3 comments to Italiano con la poesia: “Attesa” di Vincenzo Cardarelli

  • roberto balò

    Il testo originale di “Attesa” di Vincenzo Cardarelli

    Oggi che t’aspettavo
    non sei venuta.
    E la tua assenza so quel che mi dice,
    la tua assenza che tumultuava,
    nel vuoto che hai lasciato,
    come una stella.
    Dice che non vuoi amarmi.
    Quale un estivo temporale
    s’annuncia e poi s’allontana,
    così ti sei negata alla mia sete.
    L’amore, sul nascere,
    ha di quest’improvvisi pentimenti.
    Silenziosamente
    ci siamo intesi.

    Amore, amore, come sempre,
    vorrei coprirti di fiori e d’insulti.

  • Vorrei sapere a cosa serve questa cosa

  • Roberto Balò

    In che senso a cosa serve? Sono esercizi di italianoL2/LS.

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