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Italiano con lo sport: la storia della bicicletta (il ciclismo parte 2).

Dopo aver imparato a conoscere le parti essenziali della bicicletta in questo post, proviamo a leggere questo testo e a rispondere ad alcune domande per verificarne la comprensione.

La storia della bicicletta.

leonardo_bicicletta

La bicicletta di Leonardo da Vinci

Forse la testimonianza più antica relativa all’invenzione della bicicletta si può ritrovare in un disegno all’interno del famoso Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, nel foglio 133v. Una prima testimonianza, non del tutto verificata, della costruzione materiale di qualcosa di simile alla bicicletta si deve al Conte Mede de Sivrac che pare abbia inventato un veicolo a due ruote, chiamato celerifero nel 1791, di cui diede dimostrazione al Palais Royal a Parigi: il celerifero aveva due ruote fissate su un telaio di legno ed era privo di sterzo. Il conducente sedeva a cavalllo della macchina e si spingeva in avanti con l’uso alternato dei piedi, camminando perciò da seduto. Questi veicoli erano considerati però solo come dei passatempi alla moda più che dei mezzi di trasporto.

L’origine della prima bicicletta effettivamente utilizzata è da attribuirsi al barone Karl von Drais, un impiegato statale del Gran Ducato di Baden in Germania: fu chiamata dalla stampa draisine (in Italia draisina) e più tardi velocipede. Il maggiore miglioramento in questo progetto era l’aggiunta dello sterzo. Nel suo primo documentato viaggio da Mannheim, il 12 giugno 1817, coprì la distanza di 13 chilometri (8 miglia) in meno di un’ora. La draisina di legno pesava 22 chili ed era spinta in avanti facendo pressione per terra con i piedi e né Drais né alcun meccanico altrove fecero alcun tentativo per allontanare i piedi dalla sicurezza del terreno per farli poggiare su pedali, che furono aggiunti circa quarant’anni dopo; a quel tempo non era praticamente possibile trascurare il bisogno del mantenimento dell’equilibro: solo pochi giovani uomini erano allora capaci di pattinaggio su ghiaccio.

Il biciclo

Il biciclo

Il velocipede ebbe un forte sviluppo a Parigi verso la fine degli anni 1860. Costituito da una ruota anteriore di diametro leggermente maggiore a cui erano ora connessi i pedali, era chiamato le velocipede bicycle da cui il termine italiano biciclo, ma nei paesi di lingua inglese venne soprannominato anche boneshaker (scuotiossa) a causa della struttura delle ruote che erano in legno rivestite di ferro (non era ancora stato introdotto il copertone pneumatico). L’avvento del biciclo fu preceduto dall’improvvisa popolarità del pattinaggio a rotelle quando si iniziarono ad aprire le piste di pattinaggio. Coloro che riuscivano a cavarsela con i pattini ai piedi non avvertirono più la paura di montare su un velocipede con i piedi staccati da terra e poggiati sui pedali.

Il biciclo fu la logica estensione del progetto della boneshaker: la ruota anteriore venne enormemente ingrandita fino al limite della misura interna della gamba del ciclista (più larga era la ruota più lontano si andava con una sola pedalata), quella posteriore fu accorciata ed il telaio reso più leggero.  Questi mezzi erano perciò più veloci ma anche insicuri: il ciclista si trovava con il baricentro molto distante da terra, accovacciato in modo precario sopra la ruota anteriore. Potendo ora raggiungere velocità elevate, anche una piccola asperità del terreno poteva portare come risultato ad una caduta in avanti procurandogli gravi lesioni o perfino la morte. “Cadere in avanti di testa” era un termine frequentemente usato senza accezioni umoristiche per descrivere questo abituale problema.

Nel 1884 John K. Starley realizzò a Coventry la prima Safety Bicycle (“bicicletta di sicurezza”), denominata Rover, destinata a ottenere un successo commerciale: antesignana delle moderne biciclette, aveva ruote di dimensioni uguali e trasmissione a catena. L’invenzione dello pneumatico nel 1888, dovuta a John Boyd Dunlop, contribuì ad aumentarne il comfort.

Testo tratto e adattato da Wikipedia; foto da ilikebike.org.

Rispondi Vero o Falso alle seguenti domande.

1. Leonardo da Vinci ha costruito la prima bicicletta della storia. Vero/Falso.

2. Il celerifero del conte Mede de Sevrac non aveva pedali. Vero/Falso.

3. Karl von Drais ha costruito la prima vera bicicletta usata come mezzo di trasporto. Vero/Falso.

4. La draisina aveva sterzo e pedali. Vero/Falso.

5. Una grande evoluzione della bicicletta è avvenuta dopo il 1860 a Parigi. Vero/Falso.

6. Lo pneumatico è stato inventato intorno al 1860. Vero/Falso.

7. I bicicli erano scomodi e pericolosi. Vero/Falso.

8. Il pattinaggio a rotelle ha aiutato l’affermazione della bicicletta. Vero/Falso.

9. Incidenti mortali in bicicletta erano frequenti. Vero/Falso.

10. La prima bicicletta con ruote uguali è stata inventata nel 1888. Vero/Falso.

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3 comments to Italiano con lo sport: la storia della bicicletta (il ciclismo parte 2).

  • mairi

    1. Leonardo da Vinci ha costruito la prima bicicletta della storia.
    Falso.

    2. Il celerifero del conte Mede de Sevrac non aveva pedali. Vero

    3. Karl von Drais ha costruito la prima vera bicicletta usata come mezzo di trasporto. Falso.

    4. La draisina aveva sterzo e pedali.Falso.

    5. Una grande evoluzione della bicicletta è avvenuta dopo il 1860 a Parigi. Vero
    6. Lo pneumatico è stato inventato intorno al 1860. Falso.

    7. I bicicli erano scomodi e pericolosi. Vero
    8. Il pattinaggio a rotelle ha aiutato l’affermazione della bicicletta. Vero

    9. Incidenti mortali in bicicletta erano frequenti. Vero.

    10. La prima bicicletta con ruote uguali è stata inventata nel 1888. Falso.

    Grazie, è un brano assai interessante!

  • Moko

    1-falso
    2-vero
    3.falso-Non e’ una vera bicicletta. Non ha i pedali
    4-falso
    5-vero
    6-falso
    7-vero
    8-vero
    9-falso – non si parla nel testo di incidenti mortali frequenti, bensi di gravi lesioni e in alcuni casi di morte
    10-falso

    Cortesemente, potrei avere conferma delle risposte 3 e 9?

    Grazie!

  • Roberto Balò

    Ciao Moko,
    sulla 9 sono d’accordo sul fatto che sia falsa. La 3 direi che è vera perché si parla di “la prima bicicletta effettivamente utilizzata”.
    Grazie e saluti

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