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Poesia italiana per studenti stranieri: “Canzona di Bacco” di Lorenzo de’ Medici

Lorenzo de’ Medici, detto Lorenzo il Magnifico (Firenze, 1449 – Firenze, 1492), fu signore di Firenze nella seconda metà del XV secolo, ma anche letterato e mecenate. Vi proponiamo qui di seguito la settima canzone dei canti carnascialeschi, ovvero di carnevale, componimenti poetici molto in voga durante il Rinascimento, la cui invenzione pare da attribuirsi, secondo il Lasca, alla stesso Lorenzo. In questa canzone Lorenzo si immagina appunto una parata di carnevale con vari personaggi mitologici.

Quant’è bella giovinezza
che si fugge tuttavia!
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Quest’è Bacco e Arianna
belli, e l’un dell’altro ardenti:
perché ‘l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or da Bacco riscaldati,
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Queste ninfe anche hanno caro
da lor esser ingannate:
non può fare a Amor riparo,
se non gente rozze e ingrate:

ora insieme mescolate
suonon, canton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Questa soma, che vien drieto
sopra l’asino, è Sileno:
così vecchio è ebbro e lieto,

già di carne e d’anni pieno;
se non può star ritto, almeno
ride e gode tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Mida vien dopo a costoro:
ciò che tocca, oro diventa.
E che giova aver tesoro,
s’altro poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi;
oggi siàn, giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine e maschi;
ogni tristo pensier caschi:
facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.

Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò ch’a esser convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza

  • Parole difficili:

tuttavia: tutta via, tutta intera
lieto: felice, allegro
ardenti: desiderosi, che bruciano di desiderio
‘l: il
caverne: grotte
agguati: imboscate, trappole per catturare qualcuno.
riscaldati: resi caldi, eccitati dal dio dal vino e dal vino stesso.
ballon, salton: ballano e saltano
tuttavia: ancora
hanno caro: amano
non può fare a Amor riparo, se non gente rozze e ingrate: ad amore può fare opposizione solo la gente volgare e insensibile
suonon, canton: suonano e cantano
soma: carico, peso
drieto: dietro
ebbro: ubriaco
ritto: in piedi
costoro: loro
s’altro: se di altro
si paschi: si fidi, non bisogna contare sul domani
caschi: cada, scompaia, vada via
ch’a esser : che ha da essere, che deve essere
convien sia: conviene (è bene) che sia così.

I primi due dipinti presenti in questo post sono opere di Annibale Carracci, l’ultima è di Guido Reni.

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