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Poesia italiana per studenti stranieri: “La pioggia nel pineto” di Gabriele D’Annunzio

Gabriele D’annunzio (Pescara, 1863 – Gardone Riviera, 1938) è un poeta e scrittore decadentista. Una delle sue poesie più famose è “La pioggia nel pineto”, scritta probabilmente fra il 1902 e il 1903.

Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani
,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude

novella,
su la favola bella
che ieri
t’illuse, che oggi m’illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell’aria secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
né il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro

altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.

E immensi
noi siam nello spirito
silvestre,
d’arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, Ascolta. L’accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall’umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s’allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s’ode su tutta la fronda
crosciare
l’argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell’aria
è muta: ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell’ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l’erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
( e il verde vigor rude
ci allaccia i melleoli
c’intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani

ignude,
su i nostri vestimenti
leggeri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m’illuse, che oggi t’illude,
o Ermione.

Per comprendere meglio il vocabolario aiutatevi con le note qui sotto:

Taci: imperativo del verbo tacere, “sta zitto/a”, “fa’ silenzio”
Su le: grafia antica, oggi si scriverebbe “sulle”, nel testo troverai altre arcaismi, cioè parole antiche, che oggi non sono più corrette, come ad esempio “stromenti” invece di “strumenti”
Su le soglie: all’inizio, dove comincia il bosco
odo: ascolto, sento
salmastre: piene del sale che viene portato dall’aria di mare
arse: bruciate dal sole
scagliosi ed irti: con la corteccia dura e ruvida
divini: divini perché nell’antichità il mirto era la pianta sacra a Venere
fulgenti: che risplendono
accolti: chiusi
coccole aulenti: bacche profumate
volti silvani: visi, facce che sembrano assomigliare alla selva, al bosco
ignude: nude
verdura: vegetazione
le fronde: i rami
australe: dell’austro, vento del sud
impaura: impaurisce, spaventa
cinerino: color cenere, cioè grigio
silvestre: della selva, del bosco
d’arborea vita: come la vita degli alberi
ebro: ebbro, inebriato, estasiato
auliscono: profumano
mesce: versa, aggiunge
risorge: rinasce
crosciare: scrosciare, cioè piovere rumorosamente e abbondantemente
monda: purifica, rende puro
limo: fango
virente: verdeggiante
scorza: corteccia
alveoli: gengive

Per ascoltare la poesia recitata da una cantante lirica guardate questo video
Per ascoltare il rumore della pioggia cliccate qua
I temi principali della poesia sono spiegati qua

2 comments to Poesia italiana per studenti stranieri: “La pioggia nel pineto” di Gabriele D’Annunzio

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